giovedì 20 maggio 2010

MILAZZO - CAPO D'ORLANDO 60km CI RIPROVIAMO il 05-06 - 06 - 2010

In attesa di definire la preparazione della INTERCITY ME-PA che nel giro di una settimana ci farà pagaiare da Messina a Palermo, abbiamo deciso di percorrere in anteprima alcune tappe della futura spedizione.
L'appuntamento, tempo permettendo, è fissato per il 4 giugno presso il camping Riva Smeralda www.rivasmeralda.it.





La mattina del sabato, di buon ora partenza per la prima tappa Milazzo - Marinello, la pausa pranzo è prevista a metà percorso circa. La sera pernottamento in camping(villaggiomarinello) o su spiaggia libera.




Domenica mattina, si parte per l'ultima tappa Marinello - Capo d' Orlando, sosta prevista a Capo Calavà ed arrivo nel pomeriggio nella citta Paladina.
per informazioni 3394786846 - info(at)kayakamatoriale.it - skype sun0019




info su www.kayakamatoriale.it

lunedì 17 maggio 2010

PALERMOREMA 2010

Si è svolta domenica 17 maggio la quinta edizione della Palermorema, manifestazione non competitiva, organizzata dalla lega navale italiana sezione Arenella di Palermo.

La possiamo definire la manifestazione che in qualche modo apre la stagione estiva del kayak in Sicilia.

Sabato pomeriggio abbiamo caricato i kayak sulla macchina, dovevamo partire in quattro, la squadra, è stata dimezzata a causa della defaillance di Nicolò, che preso da impegni di lavoro improvvisi non ha potuto essere dei nostri, impedendo di fatto a Gianluca di partecipare, ma di sicuro i due paladini hanno virtualmente cavalcato le nostre stesse onde, preso il nostro stesso vento, e le secchiate d’acqua in faccia.



Si perché le previsioni meteo non sono state delle migliori, ed hanno di fatto condizionato fortemente lo svolgersi della manifestazione.

Certo sabato mi sembrava un po’ strano girare in paese con i kayak sul tetto ed il mare forza 25 che flagellava la nostra costa Tirrenica.

Di buon ora, alle 6,30 la domenica mattina si parte alla volta di Palermo, il cielo è sereno ma il mare non lascia scampo a speranze di sorta, un forte vento ci accompagna per tutto il tragitto autostradale sino alla sede della lega navale.

Cerchiamo di fare una sosta in autostrada per un caffè ma un orda di scolari/cavallette invade l’autogril e dopo un cenno d’intesa con Francesco decidiamo che è il caso di continuare il nostro viaggio senza la pausa ristoratrice.

Alle 8,30 arriviamo all’ Arenella, dove notiamo con piacere che gli amici di Palermo hanno fatto passi da gigante nell’organizzazione della logistica della manifestazione, senza nulla togliere allo spirito amichevole che da sempre contraddistingue la Palermorema.

Incontriamo i vecchi amici, ripromettendoci di vivere insieme sempre nuove avventure, scambiamo due chiacchiere con Vincenzo, con il quale concordiamo una data per un ripasso del “corso avanzato”. Conosciamo di presenza i “colleghi” di Trapani con i quali avevamo scambiato l’amicizia tramite social network, e dei quali ho appreso delle loro uscite in kayak tramite il loro blog.

E’ giunta l’ora di mettere in acqua i kayak, questo incontro doveva servirci anche per un definitivo collaudo in vista della Milazzo – Capo d’Orlando, ma le condizioni del mare ci consentono di fare ben poco.

Impossibile compiere tutto il tragitto sino a Mondello. Ed allora si opta per un circuito con tre bordi da compiere cinque volte, ma dopo un paio di giri prevale lo spirito goliardico e tutto facciamo tranne che percorrere sino alla fine il circuito, delimitato oltre che dalle boe anche dalle barche appoggio, numerose, messe a disposizione dall’ organizzazione.

Dopo il nulla osta datomi dal medico (scusate il riferimento strettamente personale) per la tanto sospirata doccia, è giunta l’ora di pranzare, un bel piatto di rustici e due belle fette di crostata, compensano abbondantemente le poche calorie spese la mattina in kayak.

Immersi e concentrati nella chiacchierata del dopo pranzo, non ci accorgiamo di essere stati chiamati a ritirare un premio, una fantastica coppa, (vedi foto sul sito) assegnataci dagli amici dell’organizzazione, che accettiamo con piacere misto a stupore, e che da oggi fa bella mostra di sè nel mio ufficio.

Il momento più seccante della giornata è arrivato, bisogna ricaricare i kayak sulla macchina, ed il vento? Forse è calato, magari non avremo problemi in autostrada. Saluti per tutti, ed appuntamento al prossimo incontro, ma la nostra giornata non è ancora finita, un altro appuntamento ci attende, una consegna urgente, che speriamo possa aver fatto piacere, a chi ha condiviso con noi, pur assente, questa splendita giornata.

sabato 8 maggio 2010

526 skd

E' arrivato il mio terzo kayak, dopo il Fiberline 3000, ed il Fiberline 7000 SSK, adesso è la volta del 526 della SeaKayakDesign

Le caratteristiche tecniche del 526: Lunghezza: 526 cm; Larghezza: 53 cm; Volume gavone anteriore: 56 lt, V:olume gavone posteriore: 55 lt
Volume terzo gavone: 25 lt; Volume pozzetto: 131 lt; Volume totale: 267 lt; Pozzetto: 72.5 x 40,5 cm; Peso: 24-25 kg

Diciamo che è stato quasi un amore a prima vista, infatti le linee del kayak mi hanno colpito sin dal primo momento, la scelta è caduta sul nuovo colore arancio che ho visto alla Vulcanoa 2009, la costruzione è in diolene, con skeg e pompa di sentina della Henderson modello compact 50.

PRIME IMPRESSIONI D'USO:naturalmente sono delle primissime impressioni relative ad un' ora di utilizzo con mare piatto; Il kayak mi
ha positivamento colpito per la sua manovrabilità in relazione alla sua lunghezza, la seduta anatomica mi è piaciuta molto, lo schienalino secondo me tende ad inclinarsi troppo e quindi non favorisce il sostegno della schiena (1). Non ho notato particolari problemi di stabilità in salita e discesa dal kayak, anzi una volta dentro il pozzetto ho avuto una naturale senzazione di equilibrio. Il pozzetto è più piccolo di quello del mio precedente kayak, ma questo nonostante la presenza dei premi cosce e della pompa di sentina, non mi ha causato nessun disaggio. La navigazione è stata tranquilla con mare piatto quindi non ho dovuto apportare correzioni di rotta. Naturalmente non ho riscontrato nessuna infiltrazione d'acqua ed i pozzetti si sono rilevati al controllo completamente asciutti. Abbiamo imbarcato di proposito un pò d'acqua nel pozzetto e la pompa di sentina ha svolto egregiamente il suo dovere prosciugando l' acqua sino quasi all'ultima goccia, questo perchè l'aspirazione è stata correttamente posizionata. Altro lato positivo, è dai particolari che si notano le cose ben fatte, il sedile ha due buchi che fanno in modo che l'acqua non ristagni nell'incavo favorendone la fuoriuscita verso il fondo dello scafo così da poter essere aspirata dalla pompa. Sullo skeg non posso esprimermi per i motivi di cui sopra ( mare piatto)(2). Alla prossima uscita vi terrò informati delle ulteriori senzazioni.
AGGIORNAMENTI:
(1) Il problema schienale che scivola l'ho risolto fissando la base dello schienale al seggiolino grazie a delle fascette di plastica che ho fatto passare nelle feritoie del seggiolino e della parte bassa dello schienale, adesso formano alla base un corpo unico che non tende più a scivolare.La parte alta è rimasta più elastica ma allo stesso tempo avvolge e sostiene la schiena favorendo una buona posizione in navigazione, ed agevolando le manovre più tecniche.
(2) Lo skeg un accessorio che non ho avuto ancora modo di apprezzare a fondo, pechè anche con mare relativamente formato non ho sentito la necessità di apportare significative correzioni all'assetto dello scafo in navigazione.
Il 526 si comporta in maniera abbastanza neutra e sostanzialmente và dove si guarda. Devo dire comunque che montare lo skeg costringe ad utilizzare il kayak in maniera diversa nelle operazioni di imbarco e sbarco, dovendo prestare la massima attenzione ad evitare che sabbia e piccole pietre possano insinuarsi nella fessura che alloggia lo skeg.
Nel caso ciò avvenisse bisogna evitare di forzare i movimenti della pinna, cercando di far uscire il materiale estraneo prima di fare scorrere lo skeg.