sabato 8 maggio 2010

526 skd

E' arrivato il mio terzo kayak, dopo il Fiberline 3000, ed il Fiberline 7000 SSK, adesso è la volta del 526 della SeaKayakDesign

Le caratteristiche tecniche del 526: Lunghezza: 526 cm; Larghezza: 53 cm; Volume gavone anteriore: 56 lt, V:olume gavone posteriore: 55 lt
Volume terzo gavone: 25 lt; Volume pozzetto: 131 lt; Volume totale: 267 lt; Pozzetto: 72.5 x 40,5 cm; Peso: 24-25 kg

Diciamo che è stato quasi un amore a prima vista, infatti le linee del kayak mi hanno colpito sin dal primo momento, la scelta è caduta sul nuovo colore arancio che ho visto alla Vulcanoa 2009, la costruzione è in diolene, con skeg e pompa di sentina della Henderson modello compact 50.

PRIME IMPRESSIONI D'USO:naturalmente sono delle primissime impressioni relative ad un' ora di utilizzo con mare piatto; Il kayak mi
ha positivamento colpito per la sua manovrabilità in relazione alla sua lunghezza, la seduta anatomica mi è piaciuta molto, lo schienalino secondo me tende ad inclinarsi troppo e quindi non favorisce il sostegno della schiena (1). Non ho notato particolari problemi di stabilità in salita e discesa dal kayak, anzi una volta dentro il pozzetto ho avuto una naturale senzazione di equilibrio. Il pozzetto è più piccolo di quello del mio precedente kayak, ma questo nonostante la presenza dei premi cosce e della pompa di sentina, non mi ha causato nessun disaggio. La navigazione è stata tranquilla con mare piatto quindi non ho dovuto apportare correzioni di rotta. Naturalmente non ho riscontrato nessuna infiltrazione d'acqua ed i pozzetti si sono rilevati al controllo completamente asciutti. Abbiamo imbarcato di proposito un pò d'acqua nel pozzetto e la pompa di sentina ha svolto egregiamente il suo dovere prosciugando l' acqua sino quasi all'ultima goccia, questo perchè l'aspirazione è stata correttamente posizionata. Altro lato positivo, è dai particolari che si notano le cose ben fatte, il sedile ha due buchi che fanno in modo che l'acqua non ristagni nell'incavo favorendone la fuoriuscita verso il fondo dello scafo così da poter essere aspirata dalla pompa. Sullo skeg non posso esprimermi per i motivi di cui sopra ( mare piatto)(2). Alla prossima uscita vi terrò informati delle ulteriori senzazioni.
AGGIORNAMENTI:
(1) Il problema schienale che scivola l'ho risolto fissando la base dello schienale al seggiolino grazie a delle fascette di plastica che ho fatto passare nelle feritoie del seggiolino e della parte bassa dello schienale, adesso formano alla base un corpo unico che non tende più a scivolare.La parte alta è rimasta più elastica ma allo stesso tempo avvolge e sostiene la schiena favorendo una buona posizione in navigazione, ed agevolando le manovre più tecniche.
(2) Lo skeg un accessorio che non ho avuto ancora modo di apprezzare a fondo, pechè anche con mare relativamente formato non ho sentito la necessità di apportare significative correzioni all'assetto dello scafo in navigazione.
Il 526 si comporta in maniera abbastanza neutra e sostanzialmente và dove si guarda. Devo dire comunque che montare lo skeg costringe ad utilizzare il kayak in maniera diversa nelle operazioni di imbarco e sbarco, dovendo prestare la massima attenzione ad evitare che sabbia e piccole pietre possano insinuarsi nella fessura che alloggia lo skeg.
Nel caso ciò avvenisse bisogna evitare di forzare i movimenti della pinna, cercando di far uscire il materiale estraneo prima di fare scorrere lo skeg.

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