giovedì 7 ottobre 2010

VULCANOA 2010 V EDIZIONE

Anche quest'anno, ed è la quinta volta, si è svolta la Vulcanoa organizzata in due parti, la prima il simposio, si è svolta dal 30 settembre al 3 ottobre, la seconda il tour si è svolta dal 4 al 7 ottobre.
Per la prima volta dalla nascita della manifestazione, uno dei Paladini (Francesco) non ha potuto partecipare per motivi come suol dirsi "indipendenti dalla sua volontà" .
Ho partecipato alla manifestazione dal venerdì mattina, sveglia alle 5 per prendere il traghetto alle 7,00 da Milazzo, la sera prima in un ora circa ho preparato tutto, in realtà c'era poco da preparare non potendo partecipare per motivi "indipendenti dalla mia volontà" al tour delle isole.
Partenza puntuale ed arrivo a Vulcano alle 9,00 prendo la camera in albergo e mi preparo per mettere in mare il kayak, mi aspetta un primo corso di tecnica groenlandese.
Attraversando la strada che dall'albergo porta sulle spiagge nere di Vulcano, mi ritorna in mente che proprio in una stanza di quell'albergo ho assistito ad un avvenimento memorabile, il primo sbarco dell'uomo sulla luna! Quanto tempo è passato! Le tv erano a valvole ed in bianco e nero.
La mattina scivola veloce in acqua, ma proprio tanta acqua perche come ormai consuetudine ha diluviato parecchio, ma tant'è ormai siamo in ballo e balliamo. Nel pomeriggio ci aspettano interessanti corsi sull' alimentazione e sulla pesca in kayak. La sera, prima della cena proiezione di splendidi filmati e foto sulla groenlandia patria del kayak.
Sabato mattina alle otto briefing con illustrazione del programma della giornata, mi iscrivo al corso di "Rock Gardening" con Barry e Justine, pronti via e siamo in acqua, mi sa che a scuola avrei dovuto studiare un pò più di inglese!!Barry e Justine si alternano nelle spiegazioni e negli esempi della navigazione tra gli scogli, come diriggere il kayak e come evitare di fracassarsi sugli scogli. La classe segue attenta la lezione perchè la teoria viene associata alla pratica, lasciamo la baia dirigendoci ad ovest, in alcune insenature il mare è praticamente coperto da meduse quasi impossibile mettere le mani in acqua, speriamo di non finire a mollo. Propongo di continuare la nostra escursione sino ad arrivare alla grotta del cavallo, opzione condivisa da tutto il gruppo. E come se non bastasse la batteria della macchina fotografica mi abbandona proprio all'ingresso della grotta. Sono quasi le tredici è l'ora di fare ritrorno la fame comincia a farsi sentire e nel pomeriggio ci aspettano altri interessanti corsi; Gianfranco ci parlerà della navigazione e della cartografia ed i medici dietologi approfondiranno l'argomento della nutrizione con delle interessanti tabelle.
Come consuetudine prima della cena, proiezione, questa volta si parla del giro della Gran Bretagna organizzzato da Barry con altri due suoi amici il tutto nel tempo record di 80 giorni.
Arriva la domenica mattina oggi Fun and Balance, cioè come fare di tutto per cascare in acqua dal kayak divertendosi, la giornata è splendida peccato che nel pomeriggio debba abbandonare la compagnia, la nave mi aspetta alle 16,30, con me partono altri amici di Palermo e Catania, unico rammarico non aver potuto partecipare al tour, mi sarebbe proprio piaciuto.
Arrivo a Capo d'Orlando ed arriva la parte più seccante di tutta la vicenda: scaricare, lavare, sistemare kayak ed attrezzature. Appuntamento da Gianluca per gustare insieme a Francesco un bicchiere di vino eoliano, la stanchezza ha la meglio, domani si torna a lavorare, per la prossima vulcanoa ancora 365 giorni all'alba.

mercoledì 4 agosto 2010

INTERVISTA TV ANTENNA DEL MEDITERRANEO

sabato 31 luglio 2010

INTERVISTA TV ANTENNA DEL MEDITERRANEO

INTERVISTA TV ANTENNA DEL MEDITERRANEO
Lunedi 2 Agosto alle 21.00,con replica il martedi alle 14,45, la Tv Antenna del Mediterraneo di Capo d'Orlando manderà in onda durante la trasmissione Sport sotto l'ombrellone, un servizio sul kayak ed in particolare sulla spedizione Milazzo-Capo d'Orlando.

domenica 11 luglio 2010

arrivati a capo calava

Siano sbarcati a capo calava giornata meravigliosa ormai siano quasi alla fine ancora 20 km

sabato 10 luglio 2010

prima tappa

Si è conclusa nel migliore dei modi la prima tappa della spedizione milazzo capo d orlando challenge siamo al camping marinello domani partenza ore 8.30 tra poco a cena

pausa pranzo

Ci siamo fermati per la pausa pranzo in anticipo sulla tabella di marcia frutta e granita tra poco si riparte

venerdì 9 luglio 2010

Milazzo Capo d Orlando Challenge

Siamo a milazzo per ripetere la spedizione che dopo 60 km ci porterà a capo orlando nel pomeriggio di domenica partenza domani alle 8

domenica 6 giugno 2010

MILAZZO CAPO D’ORLANDO 60 km

MILAZZO CAPO D’ORLANDO 60 km

La partenza è fissata per il pomeriggio di venerdì 4 giugno, puntuale Gianluca si presta con il suo potente fuoristrada a trasportarci armi e bagagli presso la sede del campeggio a Milazzo dove avevamo fissato la nostra base.
Mentre eravamo in macchina ci giunge la chiamata di Nicolò che ci raggiunge per un saluto mentre scarichiamo i kayak dalla macchina.
Salutiamo gli amici Gianluca e Nicolò e dopo aver sistemato i kayak nella piazzola iniziamo a montare le tende, Francesco con la sua autoportante si sbriga in pochi minuti, mentre io ho seri problemi con i paletti che di alluminio non riescono ad affondare nel terreno pieno di sassolini e radici, dopo averli piegati quasi tutti riesco a piantarne un paio, per il resto fisso la tenda con una cima, e speriamo che non si alzi il vento.
Dopo aver sistemato tutto, andiamo a prenotare il tavolo per la pizza pronti ad assaporare una rilassante e calma serata, ma facciamo i conti senza l’oste, la pizzeria è prenotata da una assordante scolaresca vi lascio immaginare…….
E’ ora di andare a dormire, domani ci aspetta la prima tappa, speriamo che le condizioni meteo si mantengano come da previsione.
Alle 8,00 come concordato riceviamo le previsioni meteo per telefono, mare poco mosso e vento moderato da NW, onda prevista 30 cm possiamo partire, da premettere che ci siamo buscati una “mandata a quel paese” per dirla pulita, perché chi si occupava del meteo ha dovuto puntare la sveglia visto che sabato era il suo giorno di meritato riposo, ma per gli amici cosa non si farebbe?
Sono 8,30 siamo pronti tutto è stivato nei gavoni dei kayak, ancora ci chiediamo come abbiamo fatto a farci entrare tutto.
Mettiamo i kayak in mare, il mio gps non ne vuole sapere di ricevere il segnale dai satelliti, per fortuna quello di Francesco funziona correttamente, il mio riprenderà a funzionare dopo qualche km.
Il mare e piatto ma siamo completamenti ridossati dal vento quindi procediamo per doppiare capo Milazzo, come previsto il mare comincia ad alzarsi con le famose onde da 30 cm, accendiamo le telecamere montate sui kayak per riprendere qualche spruzzo.
Tutto procede bene doppiamo il Capo ed all’orizzonte vediamo Capo Calavà e la nostra meta Tindari. Se consideriamo la linea di costa siamo fuori di circa 7,5 km, appena girato il capo il mare sembra calmarsi e procediamo in direzione sud per ridiscendere la penisola del capo, il vento inizia a rinforzare e a gonfiare il mare che adesso colpisce i nostri kayak lateralmente le peggiori condizioni per navigare, i kayak carichi ci garantiscono la giusta stabilità, procediamo.
Arriviamo nei pressi del castello ma la situazione non cambia, appena il tempo di fare una foto, e proseguiamo, la speranza e che una volta arrivati in prossimità della riva possiamo essere più coperti rispetto al vento che continua ad aumentare.
Ma la nostra è solo una speranza il mare è completamente bianco ed il vento colpisce la superfice fino a dove abbiamo la possibilità di vedere, abbiamo due soluzioni sbarcare o continuare, il porto più vicino e a circa 20 km di distanza, decidiamo di continuare costeggiando per vedere se il vento molla la presa.
Ci sentiamo sicuri e tranquilli, quindi continuiamo la navigazione, ma con le onde che ci colpiscono di fianco è un continuo correggere ed appoggiarsi, stiamo facendo il doppio della fatica, stiamo per arrivare al km 15 punto che avevamo fissato per la pausa pranzo, decidiamo quindi di prendere terra il vento continua ad aumentare, procediamo con lo sbarco, uno per volta attendendo un set di onde più basse che ci consentano di scendere a riva in tutta sicurezza.
Non ho con me l’anemometro ma posso stimare un vento tra i 15 e i 18 nodi ed onde frangenti a riva di circa 80, 120 cm.
Dopo aver preso terra ci prepariamo per il pranzo, decidiamo di attendere l’ evoluzione meteo per decidere cosa fare, attendiamo un paio di ore il vento non molla anzi è aumentato ancora con queste condizioni non possiamo ripartire, in mare oltre la schiuma non si vede nessuna imbarcazione.
Decidiamo di sospendere la spedizione, non possiamo navigare in quelle condizioni per altri 15 km, la decisione è presa si torna a casa, con rammarico ma questa è la giusta decisione.
Per ben due volte a causa del mal tempo abbiamo rinviato la spedizione, oggi siamo stati costretti ad abbandonare, Gianluca viene a riprenderci in macchina, parliamo poco, la delusione è molta tutto è stato vanificato dal mal tempo ma si sa questo è il mare, ed adesso è naturale che dobbiamo riprovarci, abbiamo fatto altra esperienza non ci resta che fissare la prossima data e speriamo che questa volta Eolo guardi da un'altra parte.

sabato 5 giugno 2010

ci siamo fermati

Purtroppo le avverse condizioni meteo ci hanno fermato una onda continua da nw impedisce la navigazione in sicurezza, grazie ai potenti mezzi di kayakamatoriale stiamo organizzando il rientro alla base.un grazie particolare a gianluca e a chi a curato per noi le previsioni meteo

fermi

Il mare mosso e venti da nw ci hanno costretto ad anticipare la pausa pranzo in attesa di poterci imbarcare aspettimo gustando quanto di buono conservato in cambusa.

venerdì 4 giugno 2010

camping milazzo

La nostra avventura e iniziata siamo a milazzo in camping tra poco una bella pizza ed una serata musicale organizzata dalla direzione domani partenza alle 8.30 le condizioni meteo sembrano buone

test

Test aggiornamento blog da cellulare

giovedì 20 maggio 2010

MILAZZO - CAPO D'ORLANDO 60km CI RIPROVIAMO il 05-06 - 06 - 2010

In attesa di definire la preparazione della INTERCITY ME-PA che nel giro di una settimana ci farà pagaiare da Messina a Palermo, abbiamo deciso di percorrere in anteprima alcune tappe della futura spedizione.
L'appuntamento, tempo permettendo, è fissato per il 4 giugno presso il camping Riva Smeralda www.rivasmeralda.it.





La mattina del sabato, di buon ora partenza per la prima tappa Milazzo - Marinello, la pausa pranzo è prevista a metà percorso circa. La sera pernottamento in camping(villaggiomarinello) o su spiaggia libera.




Domenica mattina, si parte per l'ultima tappa Marinello - Capo d' Orlando, sosta prevista a Capo Calavà ed arrivo nel pomeriggio nella citta Paladina.
per informazioni 3394786846 - info(at)kayakamatoriale.it - skype sun0019




info su www.kayakamatoriale.it

lunedì 17 maggio 2010

PALERMOREMA 2010

Si è svolta domenica 17 maggio la quinta edizione della Palermorema, manifestazione non competitiva, organizzata dalla lega navale italiana sezione Arenella di Palermo.

La possiamo definire la manifestazione che in qualche modo apre la stagione estiva del kayak in Sicilia.

Sabato pomeriggio abbiamo caricato i kayak sulla macchina, dovevamo partire in quattro, la squadra, è stata dimezzata a causa della defaillance di Nicolò, che preso da impegni di lavoro improvvisi non ha potuto essere dei nostri, impedendo di fatto a Gianluca di partecipare, ma di sicuro i due paladini hanno virtualmente cavalcato le nostre stesse onde, preso il nostro stesso vento, e le secchiate d’acqua in faccia.



Si perché le previsioni meteo non sono state delle migliori, ed hanno di fatto condizionato fortemente lo svolgersi della manifestazione.

Certo sabato mi sembrava un po’ strano girare in paese con i kayak sul tetto ed il mare forza 25 che flagellava la nostra costa Tirrenica.

Di buon ora, alle 6,30 la domenica mattina si parte alla volta di Palermo, il cielo è sereno ma il mare non lascia scampo a speranze di sorta, un forte vento ci accompagna per tutto il tragitto autostradale sino alla sede della lega navale.

Cerchiamo di fare una sosta in autostrada per un caffè ma un orda di scolari/cavallette invade l’autogril e dopo un cenno d’intesa con Francesco decidiamo che è il caso di continuare il nostro viaggio senza la pausa ristoratrice.

Alle 8,30 arriviamo all’ Arenella, dove notiamo con piacere che gli amici di Palermo hanno fatto passi da gigante nell’organizzazione della logistica della manifestazione, senza nulla togliere allo spirito amichevole che da sempre contraddistingue la Palermorema.

Incontriamo i vecchi amici, ripromettendoci di vivere insieme sempre nuove avventure, scambiamo due chiacchiere con Vincenzo, con il quale concordiamo una data per un ripasso del “corso avanzato”. Conosciamo di presenza i “colleghi” di Trapani con i quali avevamo scambiato l’amicizia tramite social network, e dei quali ho appreso delle loro uscite in kayak tramite il loro blog.

E’ giunta l’ora di mettere in acqua i kayak, questo incontro doveva servirci anche per un definitivo collaudo in vista della Milazzo – Capo d’Orlando, ma le condizioni del mare ci consentono di fare ben poco.

Impossibile compiere tutto il tragitto sino a Mondello. Ed allora si opta per un circuito con tre bordi da compiere cinque volte, ma dopo un paio di giri prevale lo spirito goliardico e tutto facciamo tranne che percorrere sino alla fine il circuito, delimitato oltre che dalle boe anche dalle barche appoggio, numerose, messe a disposizione dall’ organizzazione.

Dopo il nulla osta datomi dal medico (scusate il riferimento strettamente personale) per la tanto sospirata doccia, è giunta l’ora di pranzare, un bel piatto di rustici e due belle fette di crostata, compensano abbondantemente le poche calorie spese la mattina in kayak.

Immersi e concentrati nella chiacchierata del dopo pranzo, non ci accorgiamo di essere stati chiamati a ritirare un premio, una fantastica coppa, (vedi foto sul sito) assegnataci dagli amici dell’organizzazione, che accettiamo con piacere misto a stupore, e che da oggi fa bella mostra di sè nel mio ufficio.

Il momento più seccante della giornata è arrivato, bisogna ricaricare i kayak sulla macchina, ed il vento? Forse è calato, magari non avremo problemi in autostrada. Saluti per tutti, ed appuntamento al prossimo incontro, ma la nostra giornata non è ancora finita, un altro appuntamento ci attende, una consegna urgente, che speriamo possa aver fatto piacere, a chi ha condiviso con noi, pur assente, questa splendita giornata.

sabato 8 maggio 2010

526 skd

E' arrivato il mio terzo kayak, dopo il Fiberline 3000, ed il Fiberline 7000 SSK, adesso è la volta del 526 della SeaKayakDesign

Le caratteristiche tecniche del 526: Lunghezza: 526 cm; Larghezza: 53 cm; Volume gavone anteriore: 56 lt, V:olume gavone posteriore: 55 lt
Volume terzo gavone: 25 lt; Volume pozzetto: 131 lt; Volume totale: 267 lt; Pozzetto: 72.5 x 40,5 cm; Peso: 24-25 kg

Diciamo che è stato quasi un amore a prima vista, infatti le linee del kayak mi hanno colpito sin dal primo momento, la scelta è caduta sul nuovo colore arancio che ho visto alla Vulcanoa 2009, la costruzione è in diolene, con skeg e pompa di sentina della Henderson modello compact 50.

PRIME IMPRESSIONI D'USO:naturalmente sono delle primissime impressioni relative ad un' ora di utilizzo con mare piatto; Il kayak mi
ha positivamento colpito per la sua manovrabilità in relazione alla sua lunghezza, la seduta anatomica mi è piaciuta molto, lo schienalino secondo me tende ad inclinarsi troppo e quindi non favorisce il sostegno della schiena (1). Non ho notato particolari problemi di stabilità in salita e discesa dal kayak, anzi una volta dentro il pozzetto ho avuto una naturale senzazione di equilibrio. Il pozzetto è più piccolo di quello del mio precedente kayak, ma questo nonostante la presenza dei premi cosce e della pompa di sentina, non mi ha causato nessun disaggio. La navigazione è stata tranquilla con mare piatto quindi non ho dovuto apportare correzioni di rotta. Naturalmente non ho riscontrato nessuna infiltrazione d'acqua ed i pozzetti si sono rilevati al controllo completamente asciutti. Abbiamo imbarcato di proposito un pò d'acqua nel pozzetto e la pompa di sentina ha svolto egregiamente il suo dovere prosciugando l' acqua sino quasi all'ultima goccia, questo perchè l'aspirazione è stata correttamente posizionata. Altro lato positivo, è dai particolari che si notano le cose ben fatte, il sedile ha due buchi che fanno in modo che l'acqua non ristagni nell'incavo favorendone la fuoriuscita verso il fondo dello scafo così da poter essere aspirata dalla pompa. Sullo skeg non posso esprimermi per i motivi di cui sopra ( mare piatto)(2). Alla prossima uscita vi terrò informati delle ulteriori senzazioni.
AGGIORNAMENTI:
(1) Il problema schienale che scivola l'ho risolto fissando la base dello schienale al seggiolino grazie a delle fascette di plastica che ho fatto passare nelle feritoie del seggiolino e della parte bassa dello schienale, adesso formano alla base un corpo unico che non tende più a scivolare.La parte alta è rimasta più elastica ma allo stesso tempo avvolge e sostiene la schiena favorendo una buona posizione in navigazione, ed agevolando le manovre più tecniche.
(2) Lo skeg un accessorio che non ho avuto ancora modo di apprezzare a fondo, pechè anche con mare relativamente formato non ho sentito la necessità di apportare significative correzioni all'assetto dello scafo in navigazione.
Il 526 si comporta in maniera abbastanza neutra e sostanzialmente và dove si guarda. Devo dire comunque che montare lo skeg costringe ad utilizzare il kayak in maniera diversa nelle operazioni di imbarco e sbarco, dovendo prestare la massima attenzione ad evitare che sabbia e piccole pietre possano insinuarsi nella fessura che alloggia lo skeg.
Nel caso ciò avvenisse bisogna evitare di forzare i movimenti della pinna, cercando di far uscire il materiale estraneo prima di fare scorrere lo skeg.

venerdì 9 aprile 2010

MILAZZO - CAPO D'ORLANDO 21-23 MAGGIO 2010


In attesa di definire la preparazione della INTERCITY ME-PA che nel giro di una settimana ci farà pagaiare da Messina a Palermo, abbiamo deciso di percorrere in anteprima alcune tappe della futura spedizione.
L'appuntamento, tempo permettendo, è fissato per il 21 Maggio presso il camping Rivasmeralda www.rivasmeralda.it.
La mattina del 22, di buon ora partenza per la prima tappa Milazzo Marinello, e la sera pernottamento in camping o su spiaggia libera.
Giorno 23, domenica, si parte per l'ultima tappa Marinello - Capo d' Orlando ed arrivo nel pomeriggio nella citta Paladina.
per informazioni 3394786846

lunedì 22 marzo 2010

Siracusa 21/03/2010 resoconto

Si è svolta la prima manifestazione di Sottocosta organizzata a Siracusa il giorno 21/03/2010, tredici imbarcazioni hanno preso il via come da “programma” puntualmente alle 10.30, si perché l’appuntamento era fissato alle 8,30 ed i kayak in acqua dovevano essere alle 9,30, quindi da perfetti Siciliani abbiamo rispettato la “nostra” tabella di marcia.
Ma torniamo un attimo, anzi un giorno indietro, si perché due Paladini sono partiti da Capo d’Orlando il pomeriggio del sabato, e dopo tre ore di macchia/autostrada siamo arrivati a destinazione. A Siracusa ci aspettava il B&B che avevamo prenotato ad Ortigia proprio di fronte al punto dal quale l’indomani sarebbe partita la manifestazione, abbiamo scelto di dormire sotto un tetto piuttosto che in tenda perché l’età di qualcuno dei partecipanti, e non faccio nomi, comincia a farsi sentire, quindi l’inaugurazione delle tende nuove è spostata a data da destinarsi.
La sera il vento ha cominciato a tormentarci non facendo presagire niente di buono per l’indomani, ma le previsioni meteo erano buone quindi aspettiamo fiduciosi.
Ci ritroviamo nel luogo prescelto per l’appuntamento ed alla spicciolata il gruppetto si và infoltendo, salutiamo gli amici di sempre, anzi questa volta vediamo qualche faccia per noi nuova.
Destinazione “La Tonnara” poco più di sette km da percorrere con vento in poppa. Il mare praticamente calmo e l’ acqua cristallina, ci permettono di apprezzare le bellezze della costa Siracusana, completamente diversa dalla pur bella costa Messinese alla quale siamo ormai abituati.
Il Gps segnala una velocità di spostamento di 3,5/4 km/h con punte di 5km/h, e tutto senza mettere la pagaia in acqua, se avessimo avuto una vela da spiegare……Naturalmente questa grazia di Dio
l’ avremmo pagheta al ritorno.
Arrivati alla Tonnara ci aspetta una baia con un mare che sembra uno specchio, una spiaggia con poca sabbia ci costringe a sbarcare in pochi alla volta prestando attenzione a dove mettere la prua della nostra barca per evitare le pietre affioranti.
Consumato il fugace pranzo ci vieni offerta una guantiera di cannoli Siracusani che apprezziamo alla grande, e dopo spiegazioni filosofiche sulla socializzazione ci apprestiamo sulla via del ritorno.
Mi ricordo la barzelletta del suicida che lanciandosi dal settimo piano ripeteva tra sé e sé mentre precipitava – sin qui tutto bene, sin qui tutto bene- prima di arrivare a terra.
In effetti per il primo tratto del rientro anche noi abbiamo detto fin qui tutto bene, poi girato un promontorio abbiamo visto le “palombelle” che il vento produceva sferzando l’acqua. Il venticello che ci aveva spinto di poppa all’andata si era trasformato in un vento molto più teso e freddo che aveva fatto increspare parecchio il mare con onde a volte superiori ai 70/80 niente di chè per noi esperti navigatori ma le secchiate di acqua fredda che ti arrivano addosso mi hanno fatto apprezzare l’abbigliamento invernal/primaverile che avevo scelto per la giornata.
Un’occhiata al GPS e vedo che avanziamo a stento a 4,5 km/h e dobbiamo mettercela tutta perché se ci fermiamo un attimo come niente ti ritrovi 100mt dietro.
Generalmente con quella forza nella pagaiata procedi molto più velocemente. Gioco forza ne approfitto per testare il nuovo 526 con condizioni di mare che questo kayak non aveva ancora provato, non ho potuto fare altro che apprezzare le condizioni di neutralità del comportamento della mia barca, ho utilizzato pochissimo skeg, ed il vento ed il mare nonostante ci prendesse in alcuni casi lateralmente non mi ha costretto a continue correzioni di rotta, anzi devo dire che dove la mettevo andava. Molto accentuata la senza zione di sicurezza indotta dal comportamento del kayak. Soddisfattissimo.
La bocca del porto si avvicina ed ormai a ridosso, soffriamo pochissimo il vento, entrati in porto decidiamo di fare i turisti e passati sotto un ponte facciamo un giretto in kayak tra i canali di Ortigia. La giornata volge al termine adesso inizia la parte seccante, ricaricare i kayak e partire, ma anche questo fa parte del gioco, e quindi appuntamento alla prossima avventura….


le foto della manifestazione su www.kayakamatoriale.it

mercoledì 3 marzo 2010

lampedusa





ESCURSIONE AVVENTURA
ISOLE DI LAMPEDUSA E LINOSA*
AREA MARINA PROTETTA “ISOLE PELAGIE”
25 / 28 Marzo 2010



Partenza:
da Porto Empedocle alle ore 23.50 di giovedì 25

Rientro:
da Lampedusa alle ore 10.15 di domenica 28

È previsto il periplo dell’isola in due tappe, con escursioni anche nell’entroterra. Si tratta di un’escursione guidata, aperta anche ai principianti, per cui verrà effettuata solo in condizioni meteo ottimali.

All’inizio della prima giornata di escursione verrà insegnata la tecnica dell’uscita bagnata dal pozzetto in caso di capovolgimento.

È indispensabile essere di sana e robusta costituzione e occorre saper nuotare.

L’abbigliamento consigliato è quello invernale/primaverile ed è opportuno indossare una muta sottile quando si va in kayak, poiché la temperatura dell’acqua sarà intorno ai 16÷17 °C.

Faremo base presso il campeggio dell’isola.

Occorre versare la quota di partecipazione entro e non oltre il 22 marzo 2010, presso uno degli insegnanti della Scuola oppure tramite bonifico bancario sul conto di coordinate

IBAN IT 53 E 01020 16957 000010383969, intestato a Francesco Petralia (Banco di Sicilia, agenzia Catania D'Annunzio, Via D'Annunzio 162/B - 95127 CATANIA).

Numero minimo di partecipanti: 2

Quota di partecipazione: 100,00 €

Include: Assicurazione, Guida Marina, Cartina Plastificata, Stage di Navigazione Costiera e uso del GPS.

Noleggio kayak: 60,00 €

Include: kayak, pagaia, salvagente, paraspruzzi, giacca d’acqua. Trasporto e traghettamento esclusi.

Pacchetto Camper: 164,97 € (3 passeggeri) – 219,45 € (2 passeggeri) – 326,90 € (1 passeggero)

Include: viaggio da Catania a Porto Empedocle, cambusa, benzina, traghetto, campeggio, trasporto kayak.

Informazioni addizionali per chi intende raggiungerci direttamente sull’isola.

Traghetto persona, passaggio ponte A/R: 56,00 € (escluso oneri vari e prevendita)

Traghetto auto o camper A/R: 218,70 € (escluso oneri vari e prevendita)

Campeggio a Lampedusa, Posto Tenda: 8,00 € al giorno


(*) Opzione integrativa “Linosa”, senza alcun costo aggiuntivo.

Partenza per Linosa: da Lampedusa alle ore 10.15 di domenica 28

Rientro a Porto Empedocle: da Linosa alle ore 12:15 di lunedì 29

Associazione Sportiva Dilettantistica MAREMOTU - Via Vitt. Em. da Bormida, 55 - 95125 CATANIA
Cellulare: 338 3292597 – e-mail: info@maremotu.it – http://www.maremotu.it

giovedì 21 gennaio 2010

Vulcanoa 2009

Un grazie particolare a Raimond Varraud per la realizzazione di questo spettacolare filmato della Vulcanoa Marathon 2009



Simposio Internazionale di kayak da Mare - Isole Eolie from Raymond Varraud on Vimeo.

domenica 10 gennaio 2010

PISCINA

GIORNATA INVERNALE IN PISCINA

Causa le averse condizioni meteo che affliggono la nostra costa e non solo, in questi primi giorni del 2010 non siamo riusciti a fare la prima uscita dell' anno in mare in kayak.
Ma il richiamo dell'acqua è troppo forte ed allora abbiamo pensato bene di andare in piscina a fare un pò di prove.
Così tre dei Paladini di Orlando si sono ritrovati puntuali in piscina a Capo d'Orlando, in acqua con tre kayak due fluviali ed il mio 526, ed è proprio sul comportamento di quest'ultimo che volevo scrivervi due righe.
Oggi mi sono veramente divertito, dopo aver sistemato lo schienale, ho provato come è facile risalire dagli appoggi e dall 'eskimo utilizzando questa barca, sono rimasto veramente entusiasta.
Del comportamento in mare vi avevo già detto in un altro articolo, di quello in piscina c'e' poco, anzi niente da dire naturalmente, ma quello che mi ha piacevolmente colpito è proprio la stabilità negli appoggi perchè non tende a girarsi ed a perdere la "linea".
Gli eskimi ero abituato a farli in una certa maniera, ma con il 526, grazie alla posizione che si assume nel pozzetto, risulta tutto più naturale e assolutamente semplice, e bisogna fare mente locale a "chiudere" l' esercizio per non ritrovarsi in acqua dall'altro lato......

ps naturalmente avevamo dietro la macchina fotografica ma non ne ha voluto sapere di scarirare le foto sul pc, dovrò provare qualcosa di drastico per ricondurla a più miti pensieri, quindi spero di pubblicare le foto quanto prima.